Perché e come si celebra il 1° maggio nel mondo

Ogni anno, il 1° maggio si celebra in tutto il mondo la “Festa dei lavoratori”, che ha lo scopo di commemorare la forza lavoro e i diritti dei lavoratori a livello mondiale. Grazie al contributo delle agenzie di traduzione possiamo conoscerne i diversi significati.
In molti Paesi, questo giorno si riempie di colori, vivaci feste per i lavoratori, bonus e promesse di miglioramenti nella vita lavorativa. In realtà la storia di questa celebrazione è molto più antica, ha le sue radici nella lotta e nelle proteste da parte della manodopera di Chicago per ottenere i diritti dei lavoratori di cui godiamo oggi.
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Origine della celebrazione della festa dei lavoratori
L’“Haymarket affair”, che si traduce in italiano come “la rivolta di Haymarket”, anche conosciuto come il massacro di Haymarket, fu un grande movimento operaio; il 1° maggio 1886, un gran numero di lavoratori iniziò uno sciopero in tutte le fabbriche di Chicago, per esigere ai dirigenti una giornata lavorativa di 8 ore e un aumento dello stipendio che a quei tempi era di 1,50 $ al giorno.
Questo sciopero generale fu appoggiato dalla federazione di sindacati organizzati per uniformare la giornata lavorativa a 8 ore; partecipò circa mezzo milione di operai statunitensi di tutti gli Stati esclusi dalla Legge Ingersoll, approvata dal presidente Andrew Johnson nel 1868, che riduceva la giornata lavorativa a 8 ore per le cariche federali e i lavoratori pubblici.
La Germania celebra i suoi lavoratori
Dopo la Prima Guerra Mondiale, che stabilì la giornata lavorativa di 8 ore in tutto il mondo, la Germania fu tra i Paesi che decretarono il 1° maggio come un giorno di sciopero nazionale; a differenza degli anni precedenti, attualmente i lavoratori vengono pagati dalle aziende durante questa commemorazione.
In tedesco, questa celebrazione è conosciuta con il nome di “Tag der Arbeit”, utilizzato da Hitler con l'intento di appropriarsi del 1° maggio e poter così rompere ogni tipo di associazione socialista. Oggi, la celebrazione del 1° maggio come commemorazione dei martiri di Chicago continua ad essere presente nella coscienza dei tedeschi, sopravvivendo così ai tentativi nazisti di eradicarla.
L'Italia si unisce alla celebrazione del 1° maggio
In base ai documenti forniti in varie lingue dalle agenzie di traduzione, possiamo sapere che il presidente Francesco Crispi durante il suo mandato del 1887 proibì gli scioperi o le alterazioni pubbliche. Disobbedire avrebbe potuto portare all'incarcerazione di qualsiasi italiano o a pene peggiori da parte del governo.
Il successo della storica lotta dei martiri di Chicago per una giornata lavorativa giusta spinse gli italiani a organizzare una propria rivolta il 1° maggio del 1890, al fine di ottenere una mobilitazione nazionale che rendesse visibili i problemi dei lavoratori.
Dopo tanta morte e lotte, gli italiani riuscirono a rimuovere dal potere il presidente Crispi nel 1896, permettendo ai lavoratori di tornare a festeggiare tutti uniti, a prescindere dalla loro ideologia politica o religiosa.
Il Brasile commemora il 1° maggio
Come molti altri Paesi, il Brasile ha decretato nel 1924 il 1° maggio come il giorno dei lavoratori o "Dia do trabalhador" in portoghese. Questa festa viene però celebrata da tutti i brasiliani fin dal 1895 come commemorazione dell’Haymarket affair.
Questa data, con il passare del tempo, è passata dall’essere un giorno di lotta a un’occasione per implementare nuove leggi a favore del benessere dei lavoratori durante il mandato del presidente Getulio Vargas, avendo come risultato l’aggiustamento del salario minimo e la creazione di un tribunale del lavoro per la risoluzione di problemi legali al campo lavorativo e ai diritti dei lavoratori.
Come si può notare, si è trattato di un movimento importante a livello mondiale, dove la sete di giustizia ha oltrepassato le barriere linguistiche, rendendo possibile che milioni di lavoratori che parlavano spagnolo, portoghese, italiano, inglese, tedesco e molte altre lingue si capissero tra loro per garantire il bene comune a livello globale.
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Escritora para blogs y Community Manager interesada por la multiculturalidad y la diversidad lingüística. Desde su Venezuela natal, ha viajado y vivido largas temporadas en Francia, Alemania, Camerún y España, transmitiendo a su pasión por la escritura su experiencia intercultural.
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