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Può la traduzione automatica sostituire i traduttori professionali?

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Messaggio di errore

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Pubblicato il 02/07/2021

Anche se può sembrare un fenomeno recente, in realtà la traduzione automatica è apparsa per la prima volta già negli anni '50. In questi anni, la traduzione automatica si è evoluta considerevolmente, tanto che alcuni ritengono che finirà per sostituire il lavoro dei traduttori professionali.

Ma fino a che punto è vero?

Per poter rispondere a questa domanda, dobbiamo prima capire cosa sia esattamente la traduzione automatica.

Índice de contenidos

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Inhaltsverzeichnis

Indice dei contenuti

  1. Basata su regole
  2. Traduzione automatica statistica
  3. Basata su reti neurali

La storia della traduzione automatica 
La storia della traduzione automatica

Come ho già menzionato, i sistemi di traduzione automatica sono cambiati e migliorati nel corso degli anni. A continuazione, ti illustrerò i diversi tipi che esistono.

Basata su regole

Questo sistema, denominato RBMT per le sue sigle in inglese, si riferisce all'approccio classico utilizzato. Questo paradigma raccoglie informazioni linguistiche da dizionari e grammatiche sia delle lingue di partenza che di arrivo. 

Sebbene questo modello continui ad occupare un posto importante nell’ambito della ricerca, c’è da dire che non è molto redditizio, per via della quantità di tempo e risorse che richiede.

Inoltre, si tratta di un sistema abbastanza limitato per quanto riguarda la traduzione di strutture linguistiche non raccolte in dizionari e grammatiche. Per non parlare di qualsiasi tipo di testo artistico.

Traduzione automatica statistica

La traduzione automatica statistica serve come alternativa ai costosi processi di sviluppo della traduzione automatica basata su regole. Si tratta di un paradigma di traduzione in cui si utilizza uno studio statistico delle due lingue di lavoro.  Il suo principale vantaggio risiede nel fatto che necessita solo di corpora monolingue il più ampi e completi possibile in entrambe le lingue di lavoro. In questo modo, assicura una maggiore precisione nella traduzione rispetto all'uso di corpora tradotti. Oltre ai corpora monolingue, questi modelli vengono addestrati con dizionari e grammatiche, anch'essi monolingue.

Questo sistema è formato da tre componenti principali: 

  • Modello linguistico, incaricato di calcolare la probabilità che una frase sia corretta nella lingua di arrivo. 
  • Modello di traduzione, incaricato di garantire la fluidità della traduzione, stabilendo la corrispondenza tra le due lingue di lavoro. Viene addestrato con corpora monolingue.
  • Decodificatore, incaricato di cercare la traduzione più accurata tra tutte quelle possibili. 

Questo sistema è migliorato molto nel tempo, diventando un grande strumento di lavoro. È però vero che, indipendentemente dalla qualità della traduzione automatica, è sempre necessario che un traduttore professionale esegua il post-editing e la revisione del contenuto, in modo da garantire la massima qualità del lavoro.

Basata su reti neurali

Questo sistema è il più recente e si basa su una sorta di neurone artificiale. Tuttavia, in realtà non è già più così recente. Si considera come precursore di questo sistema l'articolo pubblicato nel 1997 dai ricercatori spagnoli Mikel Forcada e Ramón Núñez. 

All'epoca, i ricercatori suggerirono l'uso di reti neurali per il processo della traduzione automatica, qualcosa che è stato possibile oggi grazie all'esistenza di supercomputer che permettono di addestrare questo tipo di motori. 

Questo tipo di sistemi è composto da reti neurali che cercano di emulare il comportamento del cervello umano. Questa rete artificiale genera automaticamente un contesto per ogni frase.

Inoltre, utilizza anche un sistema di apprendimento automatico grazie al quale è proprio la rete neurale a generare il suo stesso linguaggio, creando equivalenze tra diverse lingue, dando così luogo a una rappresentazione concettuale-semantica più naturale, più umana. 

Problemi generati dalla traduzione automatica

Problemi generati dalla traduzione automatica

Abbiamo già menzionato in precedenza che, sebbene i sistemi di traduzione automatica possano essere di grande utilità nel processo di traduzione, attualmente persistono alcuni problemi che impediscono all'intelligenza artificiale di fornire risultati di qualità.

Ci sono certi problemi che questi sistemi non sono in grado di risolvere. Ed è qui che entrano in gioco il post-editing e la traduzione professionale. Quali sono questi problemi?

  1. Sintattici. Le relazioni di concordanza e gerarchia tra termini per formare frasi semplici o composte. 
  2. Culturali. Tradurre non implica solo termini e grammatica, ma include anche un ampio spettro culturale che bisogna conoscere e che non è facile automatizzare. Include il gergo tipico di ogni zona, festività e costumi, riferimenti culturali, ecc. 
  3. Semantici. Sono problemi legati all'interpretazione di simboli, parole o espressioni. Soprattutto nel caso in cui viene utilizzato un linguaggio molto metaforico. 
  4. Idiomatici. Qui entra in gioco l'idiosincrasia di ogni lingua. Un traduttore professionale manterrà lo stile e il registro del testo, mentre uno automatico non sarà in grado di differenziare questi aspetti, generando traduzioni di bassa qualità. 
  5. Intenzionali. Il traduttore automatico non è in grado di estrarre l'intenzione dell'autore, quindi non potrà trasferirla nella lingua di arrivo. Non sarà quindi in grado di mantenere l’intenzionalità di una frase ironica nella traduzione. 

Insomma, riuscirà la traduzione automatica a soppiantare i traduttori professionali?

Insomma, riuscirà la traduzione automatica a soppiantare i traduttori professionali?

La risposta è no. Almeno per il momento. Almeno non per produrre una traduzione di qualità.

Come già menzionato in un articolo precedente sulla traduzione automatica su misura in ambienti aziendali, la traduzione automatica non è adatta a qualsiasi tipo di testo.

È vero che, per il modo in cui questi sistemi sono attualmente programmati, sono uno strumento estremamente utile per tradurre testi come manuali tecnici, articoli scientifici, prodotti farmaceutici, ecc

Vale a dire testi che non presentano ambiguità e linguaggio creativo, poiché è proprio questo il principale punto debole dei motori di traduzione automatica. 

In questi casi, tuttavia, è sempre essenziale che un traduttore professionale esegua una revisione del contenuto, e persino una rielaborazione dello stesso se necessario, per garantire la massima qualità della traduzione.

AbroadLink Translations offre questo servizio di traduzione per testi scientifici, manuali o altro tipo di documentazione tecnica. Molto utile per aziende che devono tradurre più di 100.000 parole.

Non esitare a contattarci se stai cercando un buon fornitore di servizi di traduzione professionale. Analizzeremo il tuo caso e ti proporremo la migliore soluzione per la tua attività. 
 

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Ritratto di Virginia Pacheco
Virginia Pacheco

Scrittrice per blog e community manager interessata alla multiculturalità e alla diversità linguistica. Originaria del Venezuela, ha viaggiato e vissuto a lungo in Francia, Germania, Camerun e Spagna, unendo alla sua passione per la scrittura la sua esperienza interculturale.

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