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Le 4 scuse preferite dai traduttori e dalle agenzie di traduzione

Pubblicato il 13/04/2021

Molti di noi sono stati educati sulla base di quella premessa cristiana espressa nelle parole evangeliche di Gesù Cristo: "La verità ti renderà libero". Tuttavia, crescendo abbiamo scoperto che questa libertà biblica ha un prezzo che non siamo disposti a pagare.

Anche se ci sono persone che fin da piccole conoscono bene le menzogne, gli ostacoli della vita insegnano anche ai più sinceri che una piccola bugia di tanto in tanto non fa male a nessuno e ci salva da molte situazioni difficili.

Nel rapporto tra traduttori freelance e agenzie di traduzione, o con i loro clienti diretti, può succedere che i primi mentano per preservare la relazione e non fare brutta figura di fronte ai clienti.

Naturalmente, non solo i traduttori freelance, ma anche le agenzie di traduzione fanno ricorso a queste scuse, soprattutto quando collaborano con altre agenzie.

Vediamo insieme quali sono quelle scuse che, in realtà, nascondono un "no", o quelle che permettono di attenuare una situazione e salvare rapporti commerciali. Se qualcuno con cui non abbiamo confidenza ci dice di no, possiamo sentirci offesi. Questo è proprio ciò che i traduttori e le agenzie di traduzione cercano di evitare.

Índice de contenidos

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Inhaltsverzeichnis

Indice dei contenuti

  1. "Ho l'agenda piena"
  2. "Non mi è arrivata l'email"
  3. Ecco a te i file tradotti!
  4. Problemi di salute

1. "Ho l'agenda piena"

"Ho l'agenda piena"

Senza dubbio, questa è la scusa numero uno, la preferita di tutti. Come per ogni scusa che si rispetti, non potremo mai sapere se il traduttore o l'agenzia ci sta dicendo la verità o no. È inevitabile che sorga il sospetto quando inviamo un lavoro non troppo impegnativo o che presenta qualche difficoltà aggiuntiva che il traduttore o l'agenzia preferisce non accettare.

È la scusa ideale, poiché trasmette la volontà del traduttore o dell'agenzia di traduzione di continuare a lavorare con noi, facendoci sapere allo stesso tempo che non siamo i loro unici clienti e che sono richiesti dal mercato.

2. "Non mi è arrivata l'email"

Non mi è arrivata la mail

Un'altra situazione che si verifica di tanto in tanto è non ricevere risposta a una richiesta di traduzione. È un'ottima scusa: sono mille i motivi per cui un'email non arriva. In questo caso, il traduttore o l'agenzia, non volendo dirci di no, non risponderà, sperando che il lavoro di traduzione che non vuole accettare venga affidato a qualcun altro.

A volte questa bugia bianca è una semplice dimenticanza, dovuta a un momento di distrazione del traduttore, il quale aveva intenzione di rispondere, ma, per le circostanze della vita (come un carico di lavoro elevato), è finita nel dimenticatoio. 

3. Ecco a te i file tradotti!

Ecco a te i file tradotti!

Questa è una strategia tipica che si osserva soprattutto nei lavori da consegnare a fine giornata, anche se viene usata anche in altri momenti. In questo caso, la necessità di dire una bugia sorge quando, arrivata la scadenza, la traduzione non è stata completata e il traduttore, o l'agenzia di traduzione, non è stato in grado di consegnare il lavoro come previsto. 

Qui, l'astuzia consiste nell'inviare “per errore” i file che non contengono la traduzione nella speranza che il project manager li veda il giorno dopo.

Con questa strategia, il traduttore avrà "consegnato in tempo" e guadagnato il tempo necessario per finire la traduzione e inviarla non appena il project manager si ritroverà con dei file vuoti.

4. Problemi di salute

Problemi di salute

Immagino che questa scusa esista da quando esiste l'umanità. La salute viene prima di tutto e senza salute non possiamo fare nulla. Tuttavia, devo dire che nella mia vita professionale mi sono imbattuto raramente in questo tipo di scusa, non so se per via della connotazione negativa che implica o perché a nessuno piace scherzare sulla salute.

Tuttavia, esistono sempre persone disposte a fare qualsiasi cosa e ci sono traduttori e project manager in agenzie di traduzione senza il minimo scrupolo: si inventano la scusa più incredibile per uscire a testa alta da una situazione imbarazzante.

Anche se a nessuno piace essere chiamato "bugiardo", che scagli la prima pietra chi è libero dalla menzogna. La realtà è che queste bugie all'interno di una relazione professionale sono comuni e, ti dirò di più, persino buone. Sì, buone, perché aiutano a consolidare e mantenere relazioni professionali che durano da anni e che, forse, delle verità nude e crude avrebbero distrutto.

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Ritratto di Josh Gambin
Josh Gambin

Josh Gambín Asensio è laureato in Scienze biologiche presso l'Università di Valencia e in Traduzione e Interpretazione presso l'Università di Granada. Ha lavorato come project manager, impaginatore e traduttore freelance e in-house. Dal 2002 è socio fondatore di AbroadLink e attualmente ricopre la carica di Direttore Vendite e Strategia.

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